Animali

Gli animali sono gli esseri viventi che convivono con l’uomo sulla terra e possono essere distinti in diverse specie. Gli animali, in base a ciò di cui si nutrono, si classificano in: erbivori (coloro che si cibano di frutta e verdura es. bovini, ovini, ecc.), carnivori ( coloro che si cibano della sola carne ), onnivori (che si cibano sia di carne sia di vegetazione es. suini, ecc.), in base alla loro riproduzione si suddividono in: mammiferi (la cui gestazione avviene in utero e al parto allattano), ovipari (la cui prole si sviluppa e nasce da uova), ovoviviparo (dove le uova embrionate vengono incubate). Fonte immagine: http://mamma.pourfemme.it/

Ricordiamo ancora gli anfibi che sono animali capaci di sopravvivere sia in acqua sia sulla terra ferma, rettili che sono animali per lo più terresti con caratteristiche molto complesse e peculiari e i pesci che sono animali strettamente legati ad una vita acquatica. Tutti gli animali del mondo sono parte della biosfera che è il sistema che comprende tutti gli esseri viventi, l’aria, l’acqua e il suolo che costituiscono l’habitat (luogo) dove si sviluppa qualsiasi ciclo vitale (il fenomeno della vita). Il funzionamento della Biosfera si può riassumere in questo modo: dall’esterno una fonte d’energia rappresentata dalle radiazioni solari e all’interno la biomassa, sede del metabolismo vivente, dove gli organismi nascono, si accrescono, si riproducano, muoiono formando catene alimentari. Tutti i componenti di questo sistema sono in equilibrio tra loro, in quanto solo cosi possono sopravvivere, però l’uomo dalla sua prima testimonianza sulla terra ha esercitato sempre una certa influenza sull’equilibrio di tutto l’ecosistema terrestre. L’uomo primitivo si nutriva generalmente con alimenti teneri e sugosi (frutti, radici, larve, ecc.) e di un po’ di carne; quindi i primi strumenti che si costruirono dovevano servire per cacciare e pescare. In quel periodo l’azione dell’uomo sulla Biosfera fu molto scarsa (ancora oggi alcuni gruppi di aborigeni australiani sopravvivono grazie alla caccia e alla pesca, non conoscono agricoltura e allevamento, dipendendo esclusivamente dalla natura senza inquinarla). Con il passaggio dalla caccia/pesca all’agricoltura e all’allevamento, dovuto alla nascita della divisione del lavoro e della prima divisione della società in classi; iniziò l’alterazione dell’ambiente naturale. La massiccia distruzione dei vegetali in alcune aree a causa dell’allevamento intensivo (specialmente di ovini e caprini) ne modificò il clima. Grandi distese verdi a poco a poco s’inaridirono trasformandosi in savane, in terre aride e povere e in deserti. L’uomo cominciava ad alterare l’equilibrio biologico della Biosfera. L’aumento della popolazione, con l’aumento delle necessità, portò alla ricerca di nuovi mezzi per aumentare la produzione, introducendo nuove tecniche che aumentavano sempre di più la distruzione effettuata dall’uomo della natura. (Taglio dei boschi nel Medioevo per facilitare l’allevamento e l’agricoltura, l’incendio delle foreste vergini per ottenere terre da sfruttare….infatti allora si pensava che le risorse naturali fossero inesauribili.

Man mano che si andava avanti con il progresso l’ecosistema diventava sempre più vulnerabile e minacciato. Gli animali sono minacciati sotto ogni punto di vista ricordiamo che il fulcro del problema è l’uomo e la sua incapacità a coesistere pacificamente con il resto del mondo. Egli è convinto di essere “un essere superiore” per cui ha diritto di fare e di prendere ciò che vuole mettendo in pericolo gli animali. Gli animali popolano il suolo, le acque e il cielo per cui qualsiasi cosa danneggi questi tre mondi si ripercuote su di loro. Le piogge acide ad esempio si creano dalla presenza di anidride solforosa e altri composti nell’aria che ritornano sul suolo sottoforma di acqua (pioggia) che impoverisce il terreno e distrugge gli alberi rendendo difficile la sopravvivenza degli animali i quali vedono ridursi sia il cibo sia i nascondigli. I pesticidi spesso utilizzati nelle coltivazione per favorirne la crescita e il raccolto spesso sono tossici per gli animali, i quali muoiono poco tempo dopo aver ingerito acqua o cibo contaminato e infatti una delle problematiche dei pesticidi e proprio quella di diffondersi sia in acqua tramite la contaminazione delle falde acquifere o di specchi d’ acqua sia la diffusione su terreni anche lontani grazie ai venti. L’aumento della popolazione umana e il business delle costruzioni edilizie ha inciso molto sulla sopravvivenza degli animali perché per costruire case, strade ecc. sono stati disboscati migliaia di ettari di terra che venivano utilizzati dagli animali come rifugi o come territorio di caccia, ricordiamo ad esempio gli uccelli che creano i loro nidi sui rami degli alberi o che trovano riparo in essi durante le stagioni più fredde che non hanno più un posto in cui stare e si sono dovuti adattare ai tetti delle case o ai pali della corrente elettrica. Molti animali vivono in presenza di acqua o la loro sopravvivenza e strettamente legata all’acqua per cui qualsiasi cosa alteri le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua rende difficile la sopravvivenza degli animali.A questo proposito ricordiamo l’eutrofizzazione che consiste in un enorme sviluppo di microscopiche alghe, piante acquatiche che vivono nei fiumi nei laghi e nelle acque marine costiere. E' una forma di inquinamento provocata dall’immissione nei corsi d’acqua di sali, in particolare di nitrati e di fosfati, provenienti da scarichi urbani, industriali, e agricoli, compresi quelli degli allevamenti animali.

Fonte video: http://www.youtube.com/ - Animali e Natura

I nitrati e i fosfati agiscono come veri e propri fertilizzanti, che stimolano la crescita delle alghe; il termine eutrofizzazione deriva dal greco e significa letteralmente “buona nutrizione”. Infatti, le alghe sono nutrite dai fosfati e dai nitrati presenti nelle acque e possono accrescersi e riprodursi in grande quantità; ma, concluso il loro ciclo vitale, muoiono e si depositano sul fondo, dove vengono decomposte da batteri aerobi. Questo processo però consuma l’ossigeno disciolto nell’acqua, sottraendolo agli animali che ne hanno bisogno per respirare. Si crea dunque una situazione di carenza di ossigeno, che provoca la morte di pesci, crostacei e molluschi. I mari più colpiti dall’eutrofizzazione sono quelli dove sfociano fiumi provenienti da zone densamente popolate, e da aree agricole dove si fa largo uso di fertilizzanti azotati e fosfatici. In Italia queste condizioni si verificano nel mare Adriatico, in cui il Po riversa ogni anno migliaia di tonnellate di nitrati e fosfati. Gli animali marini rischiano l’estinzione per questo fenomeno.Un altro problema proviene dall’immissione di rifiuti non biodegradabili nelle acque che possono nuocere sia alla vita dei pesci sia a quella degli uccelli marini in quanto questo materiale biodegradabile viene confuso con il cibo ed ingerito, portandoli alla morte. Ricordiamo ancora la grave minaccia che arriva dal surriscaldamento terrestre che comporta il cambiamento del clima e incide sia sui cicli biologici degli animali sia sulle fonti di nutrimento che diventano sempre più scarse e rendono più difficile la sopravvivenza delle specie animali. I rumori o i campi magnetici provocati da strutture create dall’uomo per migliorare la propria vita possono disorientare gli animali e portarli a morte sicura. Gli animali sono minacciati anche dalla caccia e dal bracconaggio che sono due fenomeni diversi ma con la stessa finalità quella di uccidere animali per vendere pelli, corni ,artigli e altro al mercato nero. Questo è dovuto al fatto che in molti paesi ci sono credenze particolari come ad esempio quella che i corni di rinoceronte o le zanne di elefante siano dei rimedi contro la sterilità per cui vengono abbattuti centinaia di animali solo per delle stupide credenze. Addirittura a volte si cacciano gli animali solo per avere un trofeo impagliato in casa. Negli ultimi tempi alcune specie o razze di animali sono minacciate da un fenomeno sempre più diffuso cioè quello di avvicinarsi ad un tipo di animale solo per “moda” per cui questi animali vengono catturati e tenuti in condizioni incompatibili con la vita solo perché piacciono a persone che non capiscono o non si interessano delle esigenze dell’animale. Un fenomeno che ci è molto vicino ed è molto diffuso è quello di avere un animale da compagnia, in particolare cani e gatti però questi molto spesso non sono tutelati e vengono tenuti in condizioni pessime, quasi al limite di condizioni non compatibili con la vita, molto spesso notiamo i segni di maltrattamenti fisici e psicologici su questi animali per il solo motivo che i padroni o i seviziatori si divertono a vederli soffrire o sono stanchi di tenerli e sperano che cosi muoiano più in fretta.

Questo fenomeno spesso è legato ad un’altro e cioè quello dell’abbandono di cani e gatti a volte in luoghi che li porteranno sicuramente a morte come le autostrade o strade ad alta velocità. I sopravvissuti diventano randagi i quali spesso sono presi di mira da persone che li considerano spazzatura o da bambini annoiati che per gioco gli infliggono ferite e addirittura la morte. L’uomo è insensibile a ciò che infligge agli animali e anche se sono stati accanto a lui per anni basta che ci sia qualche fattore esterno che lo influenzi che le pene le pagano gli animali. Alla luce di tutto questo possiamo dire che gli animali sono degli esseri indifesi e sono un patrimonio indiscutibile per l’uomo perchè in loro assenza l’uomo non potrebbe vivere e questo non è legato solo al fatto che spesso sono utilizzati per la sua alimentazione ma perché sono un motore per la vita del pianeta. Anche loro hanno diritto alla vita e alla libertà per cui nessuno ha diritto di sfruttarli, ammazzarli o seviziarli solo per divertimento e a scopo di lucro e per questo che bisogna sensibilizzare le persone siano loro donne, bambini o uomini, giovani,adulti, o vecchi,bisogna rendere più sensibili le nuove generazioni e far capire al mondo che l’ uomo non è un essere perfetto che ha diritto di fare ciò che vuole su cose o altri esseri viventi e poi dovrebbe capire che non è solo in questo mondo, in quanto quest’ ultimo e composto da tante piccole cose che lo rendono unico. Non può distruggere tutto perché è solo una nullità senza questi esseri minuscoli o giganteschi che vivono, amano e muoiono proprio come lui. Gli animali rendono vivo il ciclo della vita, e rendono la terra meravigliosa per tutto ciò a cui possiamo assistere, la loro estinzione corrisponde ad un mondo desolato, fantasma destinato solo a finire.

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